Dopo aver ottenuto la certificazione per la parità di genere, abbiamo intrapreso una nuova strada verso l’inclusione universale grazie al metodo UDL
Negli ultimi mesi, Bauunternehmung ha compiuto un percorso importante nel campo della diversità e inclusione, ottenendo la certificazione per la parità di genere. Un risultato che va ben oltre il riconoscimento formale, perché attesta il nostro impegno a garantire equità nelle opportunità, nei ruoli e nelle retribuzioni tra uomini e donne, adottando regole e KPI misurabili secondo lo standard UNI/PdR 125:2022.
La parità di genere, però, deve essere vista come un pezzo di un puzzle molto più ampio, rappresentato dalla cultura inclusiva. Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Elena Nicolussi Moz Chelle, responsabile del progetto UDL.
Il metodo UDL
In Bauunternehmung vogliamo fare un ulteriore passo in avanti verso l’inclusione universale. Il nostro impegno non vuole fermarsi al riequilibrio di una specifica disuguaglianza, ma guarda a un approccio universale e strutturale: l’Universal Design for Learning (UDL).
Questo metodo, nato prima in architettura e poi ripreso dalla didattica, non riguarda solo la scuola, ma rappresenta un modello di design inclusivo valido anche nel mondo del lavoro, perché aiuta a progettare contesti flessibili che permettano a tutte le persone di partecipare ed esprimersi. L’UDL infatti non riguarda solo il genere, ma tutte le diversità (cognitive, linguistiche, culturali, fisiche, socio-economiche) e mira a ridurre le barriere sin dall’inizio, creando spazi e processi capaci di accogliere tutti.

UDL: progettare per tutti e crescere insieme
In Bauunternehmung abbiamo deciso di adottare questo metodo perché sposa perfettamente il nostro obiettivo: garantire non solo pari opportunità per tutti e tutte, ma anche prestare un’attenzione particolare per migliorare l’esperienza e le abilità di ciascuno di noi.
Applicare il metodo UDL nel lavoro vuole essere, infatti, un vantaggio per tutto il personale, creando opportunità in cui ognuno può apprendere al meglio, senza etichette o eccezioni.
Così come una rampa ha trasformato l’architettura rendendola più accessibile senza sostituire le scale, l’UDL fa lo stesso nell’apprendimento e nei processi aziendali. Vogliamo infatti tenere conto delle diversità del nostro personale seguendo i tre principi di questo metodo:
- fornire molteplici mezzi di rappresentazione
- fornire molteplici mezzi di azione e di espressione
- fornire molteplici mezzi di coinvolgimento
Questo si concretizza, ad esempio, mettendo in campo alcune azioni per aiutare chi ha difficoltà di comprensione. Pensiamo non solo agli stranieri che hanno difficoltà con la lingua, ma anche a chi fa più fatica nella lettura e comprensione. Per questo renderemo il più comprensibile possibile i termini specifici (anche riportandoli nella lingua d’origine di chi legge), inseriremo immagini e video a supporto dei testi, e utilizzeremo caratteri più grandi per facilitare la lettura.
Una nuova tappa del nostro percorso
Con questo passaggio verso l’UDL, vogliamo rafforzare il nostro impegno per un’inclusione vera, universale e strutturale. Inclusione, infatti, significa meno barriere e più risultati: in Bauunternehmung questo si traduce in team più motivati e capaci di esprimere al meglio le proprie competenze.