Da sempre mettiamo al centro la persona: per questo abbiamo deciso di intraprendere un nuovo percorso verso la certificazione per la parità di genere
Nell’ultimo decennio, la consapevolezza riguardo alla parità di genere è aumentata significativamente all’interno delle aziende di ogni settore. Tuttavia devono essere fatti ancora grandi passi in avanti, soprattutto nel nostro Paese, per colmare i divari di genere. Secondo l’ultimo rapporto del World Economic Forum (WEF, 2024), che copre 146 Paesi, l’Italia si posiziona al 87esimo posto e, se restringiamo l’attenzione alla sola dimensione economica, al 111esimo.
Questa classifica conferma inoltre come il tasso di occupazione femminile sia ancora molto basso e che, a livello di salario, le donne continuano a guadagnare meno degli uomini, pur svolgendo le stesse mansioni. Esistono infatti settori occupazionali tipicamente maschili, come l’industria e le costruzioni (rispettivamente 71% e 89% di uomini), e settori con prevalenza di occupazione femminile, come i servizi e in particolare sanità, istruzione, alloggio e ristorazione e attività artistiche.
Questa premessa ci aiuta a capire che il mondo del lavoro è ancora molto squilibrato dal punto di vista del genere. In Bauunternehmung siamo molto sensibili riguardo a questa tematica e da tempo ci stiamo impegnando per rendere questa situazione più equilibrata.
Oltre a portare avanti la certificazione Family Audit per la conciliazione della vita lavorativa e familiare, abbiamo quindi deciso di intraprendere il percorso per ottenere la certificazione per la parità di genere. Ad accompagnarci in questo percorso c’è Maura De Bon, consulente per Family Audit e per la Parità di genere, che si occupa di inclusione e valorizzazione delle persone nei contesti organizzativi e che ci racconta quali sono i passi che faremo nel prossimo triennio.
Perché è importante per un’azienda intraprendere questo percorso?
In generale, raggiungere la parità di genere rappresenta per il nostro Paese un motore di crescita e di sviluppo. Le aziende che decidono di certificarsi su questo tema ottengono una serie di vantaggi che non sono da sottovalutare, come ad esempio sgravi contributivi e di posizionamento sul mercato di riferimento e punteggi più alti nelle gare d’appalto. Inoltre, un’impresa che adotta politiche inclusive e paritarie crea un ambiente di lavoro positivo, migliorando il benessere di collaboratori e collaboratrici e, di conseguenza, anche la qualità del servizio offerto. Non dimentichiamo inoltre che le imprese che si impegnano nella parità di genere beneficiano di un’immediata visibilità e una reputazione migliore sia nei confronti dei clienti che dei lavoratori e lavoratrici.
Cosa ti ha colpito di Bauunternehmung?
Bauunternehmung rientra tra le aziende che hanno una spiccata sensibilità nei confronti del proprio personale e che si impegnano a mettere al centro la persona. A testimonianza di questo, hanno portato avanti nel corso degli anni una serie di iniziative per migliorare il benessere aziendale, rendendosi così anche attrattivi verso l’esterno.
Quali sono i passi da fare per ottenere la certificazione?
Bisogna innanzitutto seguire la prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022, elaborata per definire criteri, prescrizioni tecniche ed elementi funzionali alla certificazione della parità di genere. Questa prassi prevede specifici indicatori, i Key Performance Indicator (KPI), in relazione a sei aree di valutazione, quali Cultura e strategia, Governance, Processi Human Resources, Opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda, Equità remunerativa per genere, e Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro. Ogni indicatore è associato a un punteggio: per determinare l’accesso alla certificazione, l’azienda deve raggiungere almeno il 60%.
Come si articola il percorso di Bauunternehmung?
Innanzitutto abbiamo fatto una valutazione dello stato dell’arte dell’azienda verificando il livello di soddisfazione dei 31 KPI previsti per le organizzazioni delle dimensioni di Bauunternehmung, che dovranno essere monitorati anche nei tre anni di validità della certificazione. Abbiamo istituito il Comitato guida che ha definito assieme alla direzione la Politica per la Parità di genere, che definisce il riferimento cardine attorno al quale è stata costruito il percorso e il piano strategico di miglioramento. C’è poi un Responsabile della Parità di genere che presidia l’adeguata applicazione del sistema di gestione e la realizzazione del Piano di miglioramento. Alla fine di ogni anno verrà poi effettuata una verifica da parte dei certificatori esterni, che valuteranno se gli obiettivi sono stati raggiunti.
Siamo orgogliosi del nostro impegno per ottenere la certificazione per la parità di genere. Sostenere questo percorso ci permette non solo di creare un ambiente di lavoro più inclusivo, ma rappresenta anche un’opportunità di crescita e innovazione, promuovendo un modello di sviluppo sostenibile e responsabile.
Questo impegno si concretizza anche in altre iniziative che coinvolgono il nostro territorio. Insieme ad altre realtà bellunesi, sosteniamo il progetto Insieme per le Donne, un ciclo di incontri pensati per dare voce alle donne. Ospitati al Centro Culturale “Ferruccio Parri” di Longarone, i prossimi tre incontri si terranno sabato 9 novembre alle 18 con Consapevolezza e autostima. Elementi per vivere pienamente la propria vita e superare schemi di genere insieme ad Anna Triscari; sabato 16 novembre alle 20.30 con la presentazione della pièce teatrale Non fare storia di Paola Brolati; e venerdì 22 novembre sempre alle 20.30 con Fai rumore, un percorso emotivo in teatro.