Siamo orgogliosi di annunciare che il nostro amministratore delegato ha ricevuto l’importante riconoscimento di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. In questa intervista ci racconta com’è nata Bauunternehmung e la sua visione per il futuro
Iniziamo il 2025 condividendo una notizia di cui siamo molto orgogliosi: l’amministratore delegato di Bauunternehmung, Danilo Nicolussi Moz Chelle, è stato nominato “Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana” per merito lavorativo e impegno sociale. L’onorificenza, che viene conferita a chi si è distinto in campo politico, artistico, lavorativo, sociale o militare, è stata assegnata qualche giorno fa dal Prefetto di Belluno, Angelo Roccoberton.
Grazie al grande impegno che lo ha contraddistinto in questi anni, Danilo Nicolussi Moz Chelle ha raggiunto un traguardo importante, che lo inserisce nell’albo delle onorificenze del Quirinale. In questa intervista, abbiamo voluto ripercorrere insieme a lui le tappe salienti di Bauunternehmung, facendoci raccontare anche la sua visione per il futuro.
Innanzitutto complimenti per questo importante riconoscimento. Che effetto fa essere Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana?
Questo riconoscimento rappresenta per me non solo un grande onore, ma anche una responsabilità: quella di continuare a operare con dedizione, integrità e impegno. Questo titolo è uno sprone a fare ancora di più e meglio, ma non sarei mai riuscito a ottenerlo senza tutte le persone che lavorano in Bauunternehmung. Il mio grazie va anche a loro.
Puoi raccontarci com’è nata Bauunternehmung?
Bauunternehmung nasce dalla forte volontà di lavorare in proprio, di creare qualcosa di mio, nonostante ci fosse la possibilità di continuare con l’azienda di famiglia in Svizzera, specializzata nella costruzione di viadotti e gallerie – da qui anche il nome “Bauunternehmung” (tradotto “creare, costruire”). Alle superiori il mio sogno era quello di aprire uno studio di ingegneria, ma mio padre mi ha sconsigliato di farlo perché il mercato era già allora saturo. Dopo il servizio militare, sono rientrato a Belluno e ho iniziato a lavorare in Costan – ed è stata la mia fortuna. Come la fortuna di Enzo Ferrari è stata quella di entrare all’Alfa Romeo, la mia è stata quella di entrare in Costan, perché mi è stato affidato un lavoro sui robot e sulla robotica, un ambito che mi ha sempre affascinato. Da lì in poi, la mia idea di creare un’azienda da poter gestire anche a livello tecnologico si è rafforzata sempre di più. Bauunternehmung è nata su consiglio di mio padre, che un giorno mi ha chiesto: “Perché non apriamo un’azienda di pulizie?”. Aveva già fatto delle indagini per capire quale fosse la situazione nel bellunese ed effettivamente il mercato delle pulizie allora era poco battuto. Ci siamo così avventurati in questo progetto che dura da 37 anni.
Ha avuto l’intuizione giusta.
Sì, sicuramente devo riconoscergli il merito di aver avuto l’idea giusta al momento giusto.
In che cosa si è distinta fin da subito Bauunternehmung?
Fin da subito, il mio obiettivo era proporre cose diverse rispetto agli altri. Ad esempio, allora nessuno faceva programmazione, mentre io volevo già impostare un metodo preciso e scientifico. Ho quindi trovato un’azienda svizzera che ha creato le prime programmazioni al computer, che abbiamo proposto a uno dei primi clienti: la programmazione era una novità assoluta nel settore, non ne avevano mai viste prima. Per i primi anni abbiamo continuato ad affidare la programmazione all’esterno, poi ci siamo dotati di un software che ci ha reso autonomi. In questo modo possiamo rimanere costantemente aggiornati e proporre ai clienti sempre soluzioni nuove.
Una strategia che ha funzionato, i vostri primi clienti continuano a scegliervi dopo 37 anni.
Sì, i nostri primi clienti sono stati Meccanostampi, Costan e Sest. Meccanostampi ci ha messo subito alla prova e sono felice di essere riuscito a conquistare la loro fiducia. Costan è stato il secondo grande cliente, per il quale abbiamo iniziato a crescere e ad assumere personale. E infine non posso non citare la Sest con il fondatore Pierluigi Faggioli, che mi ha visto crescere. Con tutti loro la collaborazione sta continuando perché la nostra politica è sempre stata quella di coltivare il rapporto con il cliente: come mi ha insegnato mio padre, non è l’acqua grande che rompe il granito, ma la goccia costante e continua.
Qual è stata poi l’evoluzione di Bauunternehmung?
Come dicevo prima, non mi piace adagiarmi sugli allori, ma cercare sempre nuove soluzioni da proporre ai clienti. Per questo abbiamo studiato, ci siamo formati e specializzati, e oggi siamo in grado di proporre diverse tipologie di intervento come la pulizia con il ghiaccio secco o con i robot, che credo davvero siano il futuro. Quando 35 anni fa è uscito il primo, mi sono subito informato: ci siamo però resi conto che non era una macchina affidabile, soprattutto a livello di radar. Ho insistito e ho atteso che l’evoluzione tecnologica facesse il suo corso: oggi abbiamo ben nove robot. Il prossimo passo sarà dotarci del primo umanoide, che uscirà entro il 2025.
Come mai questa scelta?
Il primo umanoide è stato studiato principalmente per gli ambienti domestici, ma si può applicare alle industrie che seguiamo noi. La mia idea è quella di testarne uno e, se soddisfa le nostre esigenze, andare avanti verso quella direzione. La nostra intenzione è di utilizzare le macchine per lavori continui, ripetitivi e noiosi, in modo da poter dare la possibilità alle persone di fare lavori meno gravosi e di più valore. Questo, ad esempio, ci permetterebbe di ottimizzare (fino ad eliminare quasi completamente) i turni notturni, affidando il lavoro direttamente alle macchine.
Una scelta che segue i percorsi che avete intrapreso con la certificazione Family Audit e la parità di genere.
Esatto, per noi i collaboratori e le collaboratrici sono fondamentali e ci teniamo che siano soddisfatti di lavorare insieme a noi, in un ambiente che sia il più positivo possibile. Per questo continueremo a investire nel loro benessere, mettendo in campo tutte le azioni necessarie per far sì che la conciliazione tra vita personale e lavoro sia sempre possibile.
Come reagiscono i clienti alle vostre proposte?
Sono molto contenti, anche perché li abbiamo abituati ad ascoltare le novità che proponiamo. Li abbiamo sempre coinvolti nelle nostre scelte, perché di fatto entriamo quotidianamente nella loro casa e devono sapere cosa succede quando interveniamo. Quando i nostri clienti sono soddisfatti, automaticamente siamo soddisfatti anche noi.
Tra poco più di dieci anni Bauunternehmung festeggerà i primi 50 anni, quali saranno i prossimi passi?
Negli ultimi anni, abbiamo approfondito moltissimo l’aspetto tecnologico. Siamo curiosi di saperne sempre di più riguardo a intelligenza artificiale, deep tech e robotica, e come queste possono essere applicate al settore del Facility Services in diversi modi innovativi. Insomma, continueremo sicuramente a investire su questi temi, consapevoli che il progresso è una macchina veloce e noi non possiamo stare fermi a guardare. Ogni tanto qualcuno mi dice che sono un po’ troppo futuristico, ma solo il tempo ci dirà se abbiamo imboccato la strada giusta.